LE FORMICHE E IL GRANDE UOVO
narrazione con oggetti per bambini dai 12 ai 36 mesi
di e con
Michela Cesaretti Salvi
Le formiche nere trovano un bell’uovo che potrebbe sfamarle per tutto l’inverno… ma anche le formiche rosse hanno avuto la stessa idea e vogliono portarlo nel loro formicaio… e tira di qua, tira di là, cosa succederà?
Una storia piccola su quanto è difficile condividere. Una storia grande perché ci insegna che non siamo poi così diversi, anche se non abbiamo lo stesso colore.
Ispirato da Le formiche e l’uovo di Eric Battut il racconto, dedicato ai piccolissimi, si serve di un linguaggio semplice ed essenziale, dove sulle parole prevalgono la musica e le immagini.
ESIGENZE TECNICHE:
Spazio 2 x 2 metri
tavolino alto circa 50 cm
LABORATORIO NARRATIVO
dai 12 mesi
Il libro è un dirigibile!
In questo momento, nel quale anche i più piccoli spesso si trovano in contatto con strumenti tecnologici che tendono ad omologare la realtà e a restituircene un immagine stereotipata, mi sembra importante focalizzare la nostra attenzione sul riconoscimento della specificità del libro, strumento indispensabile per comprendere gradualmente la complessità del nostro mondo in tutte le sue sfumature e per aiutarci a scoprire l’importanza della diversità. Il libro, come un dirigibile che si muove nel cielo senza troppa fretta, è un mezzo privilegiato per viaggiare, spaziare dai luoghi vicini e familiari a quelli più lontani dove incontrare realtà sconosciute, o addirittura arrivare in luoghi fantastici.
Il libro ci porta in una storia, e ogni storia, per quanto incredibile possa sembrarci, ci parla di sentimenti che sono umani e ci insegna a vedere una parte di noi, aiutandoci a vivere meglio la nostra vita e a incontrare gli altri.
Gli incontri durano circa 30 minuti per ogni gruppo e possono avere cadenza settimanale o quindicinale. I libri escono fuori da una valigia, il contenitore misterioso che crea ogni volta grande aspettativa. La lettura è espressiva e coinvolgente, e l’uso creativo della voce ha un ruolo fondamentale. Dopo la seconda lettura viene proposta un’attività ludico-motoria legata alla storia appena narrata o una piccola drammatizzazione, e attraverso il gioco il bambino trova un suo modo per sentirsi parte attiva nel racconto…