Canti e storie d’amore e di radici allo Sparwasser

Domenica 28 aprile, alle 21, saremo allo SPARWASSER

in Via del Pigneto 215!

I canti e le storie si alternano, a volte si sfiorano, dandosi la mano.
Le parole cantate di Antonia e quelle pronunciate da Michela sono suono e racconto, ciascuna di esse con il proprio respiro e con il proprio spazio, senza che avvenga una fusione, un’identificazione, senza illustrarsi.
Antonia riempie lo spazio, Michela lo fende, Roberto Doǧuştan, con la sua chitarra sette corde brasiliana, lo ricama.

L’ascolto di musica e parole invita ad un viaggio delicato e resiliente, in cui l’amore è il filo rosso che protegge e le radici sono aeree e leggere come quelle delle orchidee e del baobab, l’albero della vita.

Michela Cesaretti Salvi: narrazioni e cori
Antonia D’Amore: voce e chitarra acustica
Roberto Doǧuştan: chitarra sette corde brasiliana e voce

Vi aspettiamo!

 

Ascolto e narrazione alla Mario Lodi

“Galvano e l’orrenda dama” è una delle storie che ho raccontato nel primo incontro.

Mi fa piacere raccontarvi un’esperienza fatta quest’inverno per me particolarmente positiva.
L’idea di questo progetto è nata l’anno scorso, quando alcuni professori della Mario Lodi, dopo aver assistito al mio spettacolo di narrazione “Chichibio, la monaca e l’orrenda dama”, rimasti colpiti dalla qualità dell’attenzione che otto classi di dodicenni mi avevano dedicato, mi chiesero, tramite la referente ai progetti, la mia amica Lucilla Celletti, di proporre un lavoro sull’ascolto.

Mi è sembrato dunque interessante pensare un percorso nel quale i ragazzi avessero la possibilità di sperimentare l’ascolto ponendosi da entrambe le parti: prima da quella appunto di chi ascolta qualcuno che racconta, poi dalla parte di chi narra, e deve a sua volta farsi ascoltare (e al medesimo tempo ascoltare il suo pubblico).

Mi premeva inoltre che fossero i ragazzi stessi a creare il loro racconto, perché recuperassero un rapporto con la scrittura vissuta come strumento di espressione di sé, e perché fossero completamente liberi di scegliere cosa raccontare.

Hanno aderito nove classi, otto prime e una seconda media, con le quali ho condotto cinque incontri di due ore ciascuno.

… la foto è dell’anno scorso perché non ne ho nemmeno una di quest’anno (d’altronde non c’era Lucilla) ma rende comunque!

Un brevissimo accenno a come si è articolato il laboratorio: ho iniziato raccontando in classe due storie molto diverse, abbiamo individuato alcuni elementi importanti che avevano determinato l’ascolto dei ragazzi e ragionato sull’ascolto in generale e sul potere delle storie. Ho chiesto loro di scrivere un proprio breve racconto. Abbiamo quindi lavorato in teatro per rendere i ragazzi più consapevoli delle proprie potenzialità espressive. Nel terzo incontro i ragazzi hanno portato i loro racconti e insieme agli insegnanti abbiamo suggerito delle modifiche per farli evolvere nella direzione di una narrazione, nel quarto siamo passati dallo scritto al racconto orale,  e ognuno ha provato a narrare la sua storia davanti alla classe, nell’ultimo incontro seduti in cerchio, in teatro, ognuno ha raccontato agli altri la sua storia.

Devo dire che in questa scuola si respira proprio una bella aria, ed è stato davvero piacevole girare per i corridoi e trovare sempre qualche ragazzino che ti salutava, anche solo con uno sguardo sorridente!

Mi sono sentita ben accolta da tutti gli insegnanti, che hanno sostenuto il mio lavoro seguendo i ragazzi nella stesura dei racconti e accordandomi spazio.
Per me è stata un’esperienza davvero importante. Ogni classe ha reagito in modo diverso, ma sono uscite fuori cose sempre interessanti, e abbiamo vissuto insieme momenti intensi ed emozionanti.
Credo di essere riuscita a creare, insieme a insegnanti ed alunni, uno spazio di condivisione nell’ascolto che ha permesso ai ragazzi di mostrarsi in maniera autentica, di raccontare e raccontarsi, superando quasi sempre la timidezza, imparando a conoscere i propri compagni e ad ascoltarli sospendendo il giudizio, accogliendoli per quello che sono.
E a me sembra un piccolo miracolo.

Canti e storie d’amore e di radici-immagini

Non è facile descrivere a parole quello che è successo il 10 gennaio alla Casa Della Pace… l’accoglienza delle persone e del luogo, la qualità dell’ascolto, la risposta del pubblico, l’energia che si è creata…

a volte le  immagini sanno raccontare meglio…

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Con Antonia D’Amore e Roberto Dogustan in alcuni momenti dello spettacolo!

Gli scatti sono di Alice Pellegrinotti.

Gli appuntamenti di domenica 16…

Ebbene sì, sarà una giornata speciale e sicuramente molto intensa!

Alle 11 racconterò La ragazza sull’albero al Teatro Le Sedie, in Via Veientana Vetere 51, e dopo giocherò con i bambini presenti  con le luci e con le ombre utilizzando alcune silhouettes costruite insieme.

Per info e prenotazioni 3201949821.

Nel pomeriggio invece insieme a BluGiallo sarò alla Libreria Erickson Roma, in Viale Etiopia 20, dove alle 15 racconterò Le formiche e il grande uovo ai bambini dai 12 ai 36 mesi e li aiuterò a costruire una formica da portare a casa…

mentre alle 17 leggerò a bambini dai 3 ai 6 anni diverse storie sui temi di tolleranza e accoglienza e a seguire condurrò un piccolo laboratorio sulle ombre.

Attenzione, i posti sono limitati! Per prenotare rivolgetevi alla libreria: 0690216980. A domenica!