Teatro Delivery

Ispirato al Barbonaggio Teatrale Delivery di Ippolito Chiarello, fondatore della rete nazionale delle USCA, unità speciali di continuità artistica, arriva anche a Roma il Teatro Delivery.

Così come i riders portano cibo in tutta la città, un’attrice (che in questo caso sono proprio io, Michela Cesaretti Salvi!) monta sul motorino e viene a consegnarvi uno spettacolo a domicilio, sotto un balcone, in un cortile o davanti a una finestra, rispettando comunque tutte le norme anti Covid! Insomma il delivery diventa un mezzo per rimettere in moto il Teatro, in un momento così difficile per tutto il settore dello spettacolo.

L’idea, nata dall’attore salentino Ippolito Chiarello, è quella di fornire un servizio per la cura dell’anima, creando la possibilità, per chi “ordina” uno spettacolo, di rientrare in contatto con la dimensione teatrale, pur se in un contesto molto diverso da quello che si vive nello spazio protetto di un Teatro.

“L’emergenza sanitaria, economica e sociale sta minando gli equilibri delle nostre comunità, che si ritrovano a nutrirsi solo di suoni di sirene e di notizie molto impattanti sull’umore di tutti. È importante, proprio in questo momento, oltre che curare il corpo, occuparsi anche dell’anima.” dice Chiarello. “Sono convinto che l’arte ha nel suo DNA il germe delle rivoluzioni. Lo Stato ha chiuso i teatri ma non ha offerto agli artisti delle alternative per continuare il servizio, per non privare la società della presenza fondamentale del nostro lavoro. Bisogna che gli artisti continuino a rivendicare la necessità dell’arte facendo un passo verso l’esterno anche e soprattutto in questo momento di chiusura, non solo dichiar-Azioni auto referenziali in attesa che tutto torni alla normalità ma agendo con azioni concrete mettendosi al servizio della comunità. Anche a “fondo perduto”, come chi ha la merce in magazzino e piuttosto che buttarla la mette a disposizione di tutti e soprattutto dei più deboli. Se davvero l’arte è necessaria o indispensabile, come la scuola e la sanità , allora dimostriamolo. Dal vivo.”

L’obiettivo è anche quello di arrivare dove di solito il Teatro non c’è, conquistando nuovo pubblico, raggiungendolo sotto le proprie case e avvicinandolo in un modo diverso.

Il Teatro di Narrazione, dove si lavora con l’essenziale, dove le scenografie sono sostituite dal corpo e dalla voce degli attori, potrebbe rivelarsi uno strumento particolarmente utile per la modalità delivery… lancio questa sfida!

Il menù può essere ordinato anche da diverse persone nello stesso palazzo, dove ci sia uno spazio condominiale che lo consenta. Gli spettatori in questo caso sperimenterebbero la condivisione di un’esperienza di ascolto… una situazione decisamente nuova per un condominio!

Crediamo nella necessità del nostro lavoro e siamo determinati a continuare ad offrire questo servizio durante e dopo l’emergenza che stiamo affrontando.

Per nutrire l’anima e prevenire l’astinenza del cuore…

Io sono pronta, e voi?

Ordinate il vostro menù !

#barbonaggioteatraledelivery

USCA – Unità Speciali di Continuità Artistica-Roma